Tornato a Norimberga Dürer, mosso da gli esempi di Leon Battista Alberti e Leonardo da Vinci, avrebbe voluto mettere nero su bianco, in un trattato, le conoscenze teoriche acquisite sull'operare artistico, in particolare sulle proporzioni perfette del corpo umano. Si dedicò così a studi che solo in parte arrivarono alla pubblicazione.